miércoles, 13 de octubre de 2010

40 dias que duran 7 segundos

Di ritorno dal mio viaggetto per il nord della Spagna, mi ritrovo davanti ad una Valencia piovosa e nuvolosa che non sembra neanche lei. Attraverso molteplici spiegazioni sono arrivata alla comprendere il fenomeno della Gota Fria che evidentemente sta facendo piombare l'autunno sulla mia nuova città, baciata perennemente dal sole e dai costanti 30-32 gradi.
Cosa dire di questo viaggio? Beh, ho visto prima di tutto una Spagna differente da quella in cui sto vivendo, in cui mi sto muovendo. Una Spagna fredda, non troppo abitata, molto più verde e ovvimente Nordica. La città di Logroño (patria del mio padre ospitante) ricorda forse più una città francese che una città che può fare parte del nostro immaginario spagnolo. L'albergo era qualcosa di indescrivibile, ma è stata fonte di grandi risa per me, mia sorella, Jane e Marina, un'amica di mia sorella che è venuta in viaggio con noi. Mi sono sempre reputata una persona non troppo ordinata e organizzata, al quanto caotica, ma mi sono resa conto che non è così. Mi spiace non avere fatto foto alla camera d'albergo (ovviamente camera da 3 dove si dormiva in molti di più!) che dopo 2 ore dall'entrata era diventata un macello y no por mi culpa! :)
Il nord mi ha lasciato un non so che addosso (apparte il raffreddore e la tosse!). Penso di necessitare assolutamente di un secondo viaggio a La Rioja e nei Paesi Bassi per capire meglio l'atmosfera che circonda tutto e da dove possa provenire davvero tutto il fascino che si porta dietro.



Oggi sono esattamente 40 giorni che sono in Spagna. Sono passati in un baleno, senza darmi conto di niente sono arrivata quì che era ancora estate e che la gente siempre estaba de fiesta e ora sta cambiando tutto, il cielo comincia a farsi più scuro, io non devo più comunicare con i gesti e la gente alle volte si scorda che io sono L'ITALIANA DI INTERCULTURA!
Quanto passi il tempo a volte mi fa sorridere, a volte però spaventa soprattutto quando si pensa che si hanno davanti solo un numero prestabilito di giorni per fare cose, imparare, conoscere gente e vivere quel qualcosa di più che ora manca.
Vorrei leggere più libri in Spagnolo, fare più conversazioni di depilazione con mia sorella prima di andare a letto, prendere più the alle 7 di pomeriggio con Lola, poter viaggiare ancora un'altra volta con queste persone stupende che mi spiegano tutto di tutta la storia della Spagna...
Vorrei svegliarmi la mattina fra un mese e pensare che sono passati solo 40 giorni e che ho ancora tanrto tempo davanti.
Mi piacerebbe avere più giorni per leggere le poesie del mio compagno di banco,che anche se non le capisco sempre fino in fondo, sono le poesie più belle del mondo.


Sono 40 giorni che durano 7 secondi...


Adeu!

1 comentario:

  1. 40 giorni intensi....tanto quanto basta per dimenticare un po' d'italiano...ma in grado dal tuo racconto di fare apprezzare anche a "noi" la tua esperienza
    "bacissimo" vai ambra hai ancora piu' della meta' del tempo a disposizione!!

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