lunes, 22 de noviembre de 2010

Buongiorno Horta

Il cielo è blu come sempre.Mangiare due arance e rendersi conto che non è così scontato come può sembrare, nel 2010, poter mangiare un frutto direttamente dall'albero.
Mi da un brivido imprevisto.
Ogni passo, ogni respiro, ogni gesto...sento la terra.
Mi giro e vedo fabbriche, auto, fumo e gas.
In questo preciso istante penso che non voglio abituarmi a tutto questo e che nunca mi abituerò.

L'asfalto si sta mangiando la vita.








Deixem l'Horta viva
L'asfalt no es menja









Adeu!

lunes, 15 de noviembre de 2010

Voglio una pensiero superficiale

"Ei tia, alegra la cara que asì estaràs màs guapa aun de lo que estas..."




Non serve parlare la stessa lingua, essere nati e vissuti nello stesso posto per capirsi...a volte basta guardarsi in faccia.
Per fortuna c'è ancora gente che ha voglia di guardare in faccia le persone che incontra sul proprio cammino.




Voglio un pensiero superficiale in questo novembre senza nubi.




Adeu!

miércoles, 10 de noviembre de 2010

Il peso della valigia

due foglie di quella radura che non c'era già più
rossetti finti ed un astuccio di gemme
e la valigia ha cominciato a pesare
dovevi ancora partire
e gli occhi han preso il colore del cielo
a furia di guardarlo
e con quegli occhi ciò che vedevi
nessuno può saperlo 









Le mie gambe sono sempre andate veloce, ma solo ora mi rendo conto che sono riuscita a fermarmi sebbene abbia fatto tutta questa strada.












Adeu!

lunes, 8 de noviembre de 2010

You know love is better than a song

Don't be shy just let your feelings roll on by

Don't wear fear or nobody will know you're there

Just lift your head, and let your feelings out instead

And don't be shy, just let your feeling roll on by

On by















Guardando e pensando a tempi lontani che si stanno facendo sempre più vicini.
Che malinconia mio caro Cat Stevens stanotte.







[Septiembre@TorriDelSerrano]
[Don'tBeShy_CatStevens]







Adeu!

jueves, 4 de noviembre de 2010

Gritasinmas

Mientras me ayudaba a hacer la cama y plegar mis montones de ropa hablabamos de ayer, de hoy de mañana... Es curioso, siempre es curioso escuchar. Sobretodo porque fue ahi cuando etendí que preferia ser una insatisfecha que una ignorante feliz.




La verdad es que es curioso ver, cada dìa juntas, que bonito es el mundo.
Mi querida hermana.








[31-10@BarriDelCarmen]





Adeu!

lunes, 1 de noviembre de 2010

LUCE.

Ho preso tutta l'iniziativa che avevo e ho cominciato a travestirmi. Ho tentato una volta e non assomigliavo al personaggio dei miei pensieri. Ho tentato una seconda volta, una terza e una quarta, quando alla fine, mi sono guardata allo specchio e ho pensato che con un pò di immaginazione potevo essere quello che volevo. Poi siamo usciti di casa, tutti come sempre, tutti un pò diversi. Abbiamo percorso sempre il solito tratto di strada. E io che non ho ancora imparato ad abituarmi alla velocità della vita metropolitana. Pensando a quello che dovevamo fare, ci buttiamo nel mezzo della gente come delle trottole. Girare per le strade di Valencia portando il peso di un cervello che non è ancora riuscito a mettere in ordine tutte le informazioni che ha ricevuto mi sembra difficile. Girare per le strade di Valencia portando ai miei piedi vergini un primo paio di scarpe con tacco mi sembra doloroso. Poi come sempre, imparo a fare qualcosa di nuovo, come se fossi sempre stata capace di farlo. Che c'è sempre quell'amica americana che ha qualcosa da dirmi, un favore da chiedermi, un poco di aiuto, che mi fa stare bene. Allora penso che sta volta sì, stanotte posso aiutarla e che il mio aiuto va al di là del vestito nero che le ho prestato e di quel rosso che porta sulle labbra di quel viso pallido di neve del Minnesota. Prendo il telefono e chiamo per lei. Una, due, tre volte che Valencia è grande, c'è tanta gente stanotte e c'è sempre una piazza con una fontana che assomiglia ad un'altra, sempre una calle che non posso pronunciare, sempre qualche persona da aspettare a metà strada. Già, c'è sempre qualcuno da aspettare e mentre sono al telefono mi domando perchè. Mi domando anche perchè il mio bicchiere sia così gelido che non posso fare a meno di passarlo da una mano all'altra. Mi domando quanti minuti siano passati da quando ho schiacciato il tasto verde...uno, dos, tres, quatro, cinco, seis, siete...la mia mente che conta di Spagnolo. Finalmente uscire da quel groviglio di strade mentali e vedere quegli amici da lontano e chiamarli con il loro nome. Ricomincio un'altra volta a camminare e i miei piedi sono più rigidi di prima e nella mia testa rigira sempre la stessa canzone in Catalano che ora posso cantare ad alta voce se voglio. Entriamo in un posto pieno di luci strane e tutti ridono dei miei denti chiari, allora rido anch'io, che non c'è cosa più bella che ridere con le persone con le quali stai bene. E provo a ballare un pò ma poi li vedo. E lì capisco che per una volta l'ho aiutata davvero, la mia amica americana. Ma mi allontano da quell'immagine, che alle volte fa male. Ricomincio a camminare e il caso vuole che là, in fondo alla stanza ti scorgo un attimo, di sfuggita. E anche tu mi scorgi un attimo, di sfuggita. Ma che cos'è un attimo? Proprio in questo attimo faccio in tempo a pensare una seconda volta a quella goccia, che era lacrima, calamaro, fuliggine sulle mani e poi ancora goccia...e ti perdo. Allora devo tornare a pensare a cose più concrete come i piedi che fanno male o il caldo che non ti permette di respirare e non a cose come te. Qualche momento dopo avere iniziato a pensare a cose concrete, momento che non riesco a contare neanche in Italiano, ecco che parte quella canzone. Allora, in questo istante, ricomincio a pensare a cose come quella goccia, che era lacrima, calamaro, fuliggine sulle mani e poi ancora goccia, e a cose come te.
Tornando a casa mi sono tolta le scarpe e ho cominciato a camminare a piedi nudi sull'asfalto freddo. Mentre assaporavo il piace di questo contatto ho capito il significato di quella canzone e di tutte le cose come quella goccia e come te.




Adeu!

sábado, 30 de octubre de 2010

Nuvole Rapide e un attimo che passerà.

Uscire di casa. Prendere il metro fino a Valencia, che non è mai troppo lontana. Scendere dal metro. Pensare a quella goccia, che poi era lacrima, calamaro, fuliggine sulle mani e di nuovo goccia. Immergermi nella follla. Scendere giù per le strade grandi e alte, fino alla piazza. Conoscere al semaforo un gruppo di italiani con i quali faccio davvero fatica a parlare. Sembrare agli occhi altrui una Spagnola. Guardarmi intorno. Ridere vedendo una coppia che rincorre un gruppo di piccioni dall'aria malata di gas di città. Scegliere una panchina. Sedermi, al final de todo, accanto a quattro abuelitas che parlano Valenciano. Accendere l'Mp3. Ascoltare sempre la stessa canzone, che il Catalano mi piace e mi ricorda qualcosa del mio paese. Aspettare mezz'ora. Ricevere un tuo messaggio dove mi dici che ti dispiace, ma sei in ritardo. Aspettare un'altro quarto d'ora. Imparare tutti i particolari della facciata del comune. Alzare almeno dieci volte la testa verso il cielo, per poi guardarmi le suole delle scarpe. Aspettare un ultimo quarto d'ora. Sentirmi stanca e gelata, che in fondo, alle sette di pomeriggio sta cominciando a fare freddo anche quì. Guardarmi le gambe, un poco più grasse di prima, un poco più nude, che si stanno muovendo. Ricevere il tuo ultimo messaggio, che sei quì ma non mi vedi e che mi chiedi perdono per il tuo ritardo. Ponermi al centro della piazza, che è così centro che sembra quasi che faccia girare la cabeza. Guardare per ogni lato e non scorgerti. Alla fine intravederti. Che ti avvicini a me. Che hai un sorriso sulle labbra. Che in fin dei conti. Il tuo ritardo. È già stato perdonato.



Nuvole Rapide e un attimo che passerà.



Adeu!

martes, 26 de octubre de 2010

Yo no voy a contar lo mejor, a ocultar lo peor

Dopo una bella pausa scrivo un altro Post. Era una pausa dovuta un pò al non sapere che scrivere e un pò all'essere davvero satura di attività. Quando dico che non so cosa scrivere non è certo perchè non ho nulla da raccontare, al contrario perchè avrei veramente tanto da raccontare che alla fine non so mai da dove partire!
Questi giorni trascorsi dall'ultimo post sono stati giorni di svolta completa alla mia esperienza. Questa svolta ovviamente è dovuta a mille cause, ma vorrei citarne alcuna. Il rapporto con i miei compagni di classe è sempre migliore e ormai mi sento una compagna di classe al pari di tutti gli altri. In famiglia va tutto alla grande, certo a volte non mancano i momenti dove non ci si capisce o dove uno sguardo viene letto come un affronto o qualcosa di non detto, ma mi sento a casa e sono contenta di mettermi a letto nel MIO LETTO, di sentire l'odore della MIA CAMERA quando torno da scuola e vedere i sorrisi della mia famiglia ospitante. Altra cosa da citare è Jane, come sempre la cito troppe volte, ma non posso farne a meno, perchè mi stupisce ogni giorno di più e davvero ora mi sento di poterla definire un'amica. Ultimo punto su cui voglio fare una breve riflessione è me stessa. Già, le cose vanno meglio perchè tutto ha preso un suo spazio logico in questa "nuova vita", grazie al tempo, ma anche grazie al mio cervello che è riuscito a riordinare tutti i cassetti che si erano aperti ma che stavano sparsi senza ordine.
Non sono ancora riuscita a pensare che siamo davvero in Autunno, tuttavia il tempo è buono e c'è luce fino a tardi. Nel pomeriggio possiamo ancora passeggiare per Godella fino alle 8 di sera e prendere un gelato o fare un giro per l'Horta di Valencia. Mi sto abituando a dormire poco siccome non sono capace di fare la siesta come tutte le persone normali quì in Spagna, ma non mi sento stanca e fino a tardi ho sempre voglia di fare.
Questo fine settimana sarà lungo contando feste e tutto il resto. I programmi sono vari e ancora da definire, ma tutti mi sembrano abbastanza buoni visto che le mie sorelle non si smentiscono mai, due veri geni della festa! Inoltre i vicini se ne vanno nei Pirenei e io e Jane abbiamo intenzione di fare una mezza carrellata di pellicole americane a me sconosciute.

Il fine settimana scorso abbiamo fatto la seconda orientazione con Afs e devo dire che è uscita davvero bene. Abbiamo avuto tempo per conoscerci meglio, parlare, risolvere dubbi e problemi vari, fare attività e c'è stato anche il tempo per fare festa. Mi sono proposta di cucinare spaghetti al sugo rosso per 12 persone e il risultato è stato abbastanza disastroso a mio parere, ma vista la fame collettiva il parere generale non è stato così catastofico. Fare la pasta con una belga che si scorda di buttare il sale e un tutore che propone il lancio della pasta contro il muro è un esperienza abbastanza bizzarra, che gareggia alla pari con il seguente tiro di farina avvenuto qualche ora dopo!




Adeu!

lunes, 18 de octubre de 2010

Dopo più di 40 giorni arriva un'altro Lunedì di scuola, compagni di classe, casa, studio e tanto caffè con Lola.
Un altro Lunedì di quotidianità Valenciana dopo un bel fine settimana che non posso non raccontare.
Fine ssttimana largo, ovviamente, com'è solito da queste parti, che inizia alle 3 del Venerdì pomeriggio e finisce con la domenica sera.
I miei super compagni di classe mi hanno organizzato un pranzo a sopresa dopo scuola con tanto di regali e sorprese. Tutto questo mi ha stupito abbastanza. Vedere che esiste gente che anche se non ti conosce e non ti ha ancora parlato abbastanza per capire chi sei ha voglia di farti stare bene e farti sentire parte di un qualcosa è una sensazione fenomenale che mi da tanta voglia di sperare nei rapporti che sto costruendo in questa città.
Dopo la comida abbondante, i regali, le canzoni e chi più ne ha più ne metta io e la mia Americana preferita abbiamo optato per un pò di salutare shopping cittadino.
Visto che la signorina Griffin è una bellissima Puella e le sta bene tutto ciò che le passa per la testa di provare, ha comprato mezzo HeM e mezza Zara!
Sabato per fargliela pagare ha dovuto cucinare per 6 persone un'autentica colazione americana con Burro d'Arachidi, Nutella, Tostate ecc...
Sabato pomeriggio manifestazione in Valencia e sabato sera in giro per Godella e Burjassot.
Ora arriva la parte più interessante, Domenica sono andata a vedere il museo d'arte moderna Ivam, nel centro di Valencia. In questo periodo all'Ivam ci sono 3 esposizioni differenti: "Immutabilitas" di Josè Villa, "Entre dos mundos" di Josè Bedia e "Una Historia del arte italiano" dalla collezione Christian Stein.
Casualmente mi sono trovata davanti a opere famosissime di Manzoni e di Lucio Fontana senza pagare un euro (la domenica entrata gratuita in tutti i musei di Valencia) e nella città in cui sto vivendo.
L'opera che mi ha colpito di più è stata "Attese, Concezione Spaziale" di Lucio Fontana, che altro non è che la famosa serie di pannelli monocromatici sui quali sono stati incisi diversi graffi.
Per quanto riguarda l'esposizione stabile mi ha affascinato molto l'opera di Julio Gonzalez "Mujer ante el espejo" che ho posto quì sotto.

Bene, avrei molte più cose da raccontare ma come sempre non ho tempo e devo correre a fare 10 mila cose. Spero che il mio italiano sta volta sia stato almeno decente, imparo a scrivere Castellano e disimparo a scrivere  in Italiano!




Adeu!

miércoles, 13 de octubre de 2010

40 dias que duran 7 segundos

Di ritorno dal mio viaggetto per il nord della Spagna, mi ritrovo davanti ad una Valencia piovosa e nuvolosa che non sembra neanche lei. Attraverso molteplici spiegazioni sono arrivata alla comprendere il fenomeno della Gota Fria che evidentemente sta facendo piombare l'autunno sulla mia nuova città, baciata perennemente dal sole e dai costanti 30-32 gradi.
Cosa dire di questo viaggio? Beh, ho visto prima di tutto una Spagna differente da quella in cui sto vivendo, in cui mi sto muovendo. Una Spagna fredda, non troppo abitata, molto più verde e ovvimente Nordica. La città di Logroño (patria del mio padre ospitante) ricorda forse più una città francese che una città che può fare parte del nostro immaginario spagnolo. L'albergo era qualcosa di indescrivibile, ma è stata fonte di grandi risa per me, mia sorella, Jane e Marina, un'amica di mia sorella che è venuta in viaggio con noi. Mi sono sempre reputata una persona non troppo ordinata e organizzata, al quanto caotica, ma mi sono resa conto che non è così. Mi spiace non avere fatto foto alla camera d'albergo (ovviamente camera da 3 dove si dormiva in molti di più!) che dopo 2 ore dall'entrata era diventata un macello y no por mi culpa! :)
Il nord mi ha lasciato un non so che addosso (apparte il raffreddore e la tosse!). Penso di necessitare assolutamente di un secondo viaggio a La Rioja e nei Paesi Bassi per capire meglio l'atmosfera che circonda tutto e da dove possa provenire davvero tutto il fascino che si porta dietro.



Oggi sono esattamente 40 giorni che sono in Spagna. Sono passati in un baleno, senza darmi conto di niente sono arrivata quì che era ancora estate e che la gente siempre estaba de fiesta e ora sta cambiando tutto, il cielo comincia a farsi più scuro, io non devo più comunicare con i gesti e la gente alle volte si scorda che io sono L'ITALIANA DI INTERCULTURA!
Quanto passi il tempo a volte mi fa sorridere, a volte però spaventa soprattutto quando si pensa che si hanno davanti solo un numero prestabilito di giorni per fare cose, imparare, conoscere gente e vivere quel qualcosa di più che ora manca.
Vorrei leggere più libri in Spagnolo, fare più conversazioni di depilazione con mia sorella prima di andare a letto, prendere più the alle 7 di pomeriggio con Lola, poter viaggiare ancora un'altra volta con queste persone stupende che mi spiegano tutto di tutta la storia della Spagna...
Vorrei svegliarmi la mattina fra un mese e pensare che sono passati solo 40 giorni e che ho ancora tanrto tempo davanti.
Mi piacerebbe avere più giorni per leggere le poesie del mio compagno di banco,che anche se non le capisco sempre fino in fondo, sono le poesie più belle del mondo.


Sono 40 giorni che durano 7 secondi...


Adeu!

miércoles, 6 de octubre de 2010

Un nada de nada y Auguri Cabraaaaaaa


Foto molto vecchia scattata in uno dei miei primi giorni in Spagna.
Questa è una strada nel pueblo di Alaquàs, pueblo valenciano DOC!
Nella foto le mie Misses sono: a sinistra Maria Corral Alfonso (la mia nuova sorella) e a destra la mia già citata Jane from Minneapolis to Valencia!
Il mio post di oggi non serve praticamente a niente, in realtà volevo sperimentare l'opzione di caricamento foto e file!

Oggi devo ringraziare anche le mie nuove compagne di scuola che si sono prese la briga di leggere il mio Blog in italiano!

Per il resto oggi abbiamo lavato il gatto nella doccia, anzi mia sorella Lola ha lavato il gatto, vestita con una sorta di tuta anti-graffio. Questo è l'avvenimento più eclatante accaduto oggi in questa periferia tranquilla di Valencia.

Oggi ho avuto la conferma di quanto non sia così scontato che la gente conosca la Pizza come Pizza in giro per il mondo. Il mio compagno di banco oggi mi parlava di una cosa chiamata Pitches che non mi suonava molto di cibo Italiano!

Oggi sono 34 giorni che sono via da casa, 33 che sono in spagna e ben di più che non mangio una pizza che si possa chimare pizza e non Pitches o pastella appiccicosa o torta salata!

Oggi tra l'altro è il compleanno della mia cara compagna di classe Anna Cabrini che mi manca assai ogni giorno di più!
Cara, fammi sapere che farai quest'anno per festeggiare il tuo compleanno e se sarà meglio del nostro festino dell'anno passato!
Ti bacio forte e AUGURIIIIIIIIIIIIII!





Adeu!

lunes, 4 de octubre de 2010

No haviam tingut massa tiemps per aprend'n


Il blog di oggi consiste in una mia traduzione del ritornetto della canzone Paraules d'amor di Joan Manuel Serrat.
Come potrete notare la canzone è in Catalano, quindi la mia traduzione è un attimo precaria!
Quando sarò in grado di fare una traduzione migliore vi oggiornerò!









Testo:









Paraules d'amor senzilles i tendres
No en sabiem mes, teniem quinze anys
No haviam tingut massa tiemps per aprend'n
Tot just despertavem del son dels infants



Teniem prou amb tres frases fetes
Que haviam apris d'antics comediants
D'histories d'amor, somnis de poetes
No en sabiem mes, teniem quinze anys.









Traduzione:









Parole d'amore semplici e dolci
Non ne conoscevamo molte, avevamo quindici anni
Non avevamo avuto molto tempo per imparare
Ci stavamo giusto svegliando dal sonno dei fanciulli



Ci bastavano tre frasi fatte
Che avevamo imparato da antichi commedianti
di storie d'amore, sogni di poeti
Non ne conoscevamo molte, avevamo quindici anni.






Andate ad ascoltare la canzoneeeeee!




Adeu!

domingo, 3 de octubre de 2010

Algo más?

Oggi apro questo blog festeggiando due eventi abbastanza rilevanti.

Prima cosa: è un mese che sono in Spagna.
È un mese che quell'aereo decollato da Roma è arrivato a Madrid. È stato un mese pieno zeppo di cose, di persone, di parole e di colori. Se penso al primo giorno di Spagna e ad oggi 3 Ottobre il pensiero più frequente che mi sovviene è: "Caspita che svolta!". Ho conosciuto moltissime persone, ho "imparato" più o meno a tenere una conversazione decente in Castellano, ho iniziato una scuola nuova, ho stretto dei legami buoni e spero duraturi. Ho trascorso un mese abbastanza attivo, ma ho avuto molto tempo per pensare, riflettere, considerare e guardarmi attorno.
Bilancio di questo primo mese? OTTIMO!

Seconda cosa: Oggi è il mio diciassettesimo compleanno.
Un compleanno differente da tutti gli altri direi! Iniziato con una festa a sorpresa organizzata dalla mente macchinosa di mia sorella. Festa differente da quelle italiane per il numero incredibile di Tapas di differente qualità, per i canti Catalani e per il buon livello di Locura! La bottiglia di vino molto italiana però non è mancata neanche quì a Godella di Valencia.
Oggi invece pranzo infinito con i vicini...capisco il perchè a quest'ora in casa non voli una mosca: la Siesta dopo tutto questo bere e mangiare è d'obbligo!

Ringraziamenti:
Devo ringraziare la mia compagna di avventure direttamente dagli StatiUnitiD'America, Jane Griffin Thompson, che mi ha dato la brillante idea di aprire un blog (un attimo in ritardo) sui miei giorni in Spagna!
Un ringraziamento speciale anche a mia sorella Lola che con una explicaciòn muy sencilla mi ha aiutato a capire il funzionamento di questo Blog!
Infine un grazie all'Italia, alla mia famiglia che è capace di avere idee geniali al momento opportuno, ai miei amici di sempre per essersi ricordati Tutti ma dico Tutti di me e un ultimo grazie alla Spagna e a questa gente fantastica che è stata capace di farmi la festa migliore che potessi mai desiderare!




Per oggi è tutto:)




Adeu!